di Girolamo De Liguori
Il saggio chiude un trittico di ricerche sul gesuita salentino Giovambattista De Benedictis (Aletino) e le polemiche anticartesiane a Napoli tra i secoli XVII e XVIII, incentrando l’attenzione sull’ultima opera del noto polemista aristotelico: Difesa della Terza Lettera Apologetica (1705), con la quale contestava l’interpretazione alquanto edificante di Cartesio proposta da Costantino Grimaldi. Dall’analisi ravvicinata del testo, letto nelle fonti e comparato al coevo dibattito europeo sul cartesianesimo – da Ballet a Régis, da B. Lamy a Daniel, a Huet – emerge la puntuale cognizione, piuttosto rara in quegli anni in Italia, che il gesuita possedeva dell’opera di Cartesio. Emerge in conclusione già l’ipotesi, già a suo tempo sostenuta da Vartanian e dal padre Fabro, di una sostanziale inconciliabilità tra la difesa teorica della Sacra Scrittura con gli sviluppi più coraggiosi del pensiero moderno: quella libertas philosophandi, tendente ad una conoscenza affrancata d’ogni tutela e già bollata dall’anatema paolino: sapientia carnis inimica est Deo!
Le posizioni di filosofia morale che Giacomo Leopardi sostiene nella celebre “operetta” Dialogo della natura e di un islandese vengono esaminate attraverso un confronto diretto con le idee presenti nella storia naturale del XVIII secolo e degli inizi del XIX. Da questo confronto risulta come il pensiero leopardiano sia radicalmente diverso da quello dei naturalisti e dei filosofi della sua epoca, ivi compreso D’Holbach, di cui l’operetta sembra essere piuttosto una ironica e decisa presa di distanza.
di Gennaro Sasso
L’autore si misura con la questione del revisionismo storico discutendo il volume di Di Rienzo Un dopoguerra storiografico. Storici italiani tra guerra civile e Repubblica. Si obietta a Di Rienzo che la debolezza di alcuni non può invalidare gli ideali dell’antifascismo, cioè di quella molteplicità di forze e culture che si trovò riunita a difendere, contro il regime fascista, la libertà che incarnava per esse l’idea di nazione. Questa idea, invece, era diversamente concepita da chi, come Gioacchino Volpe, ne propugnava la valenza naturalistico-vitalistica. La vicenda del grande storico, considerata alla luce delle sue convinzioni storiografiche più profonde, è più un esempio di inattualità che non di “persecuzione”.
Giorgio Cosmacini, Il medico materialista. Vita e pensiero di Jakob Moleschott, Laterza, 2005
di Massimiliano Biscuso
Ernesto De Martino, Scritti filosofici, Il Mulino, 2005
di Francesco Saverio Trincia
Federico Enriques, Il significato della storia del pensiero scientifico, Barbieri, 2004
di Niccolò Argentieri
Giovanni Gentile, Discorsi parlamentari, Il Mulino, 2004
di Carlo Scognamiglio
Ludovico Geymonat, Lezioni su Galileo, a cura di M. Quaranta, Barbieri, 2005
di Gaspare Polizzi
Rosa Goglia, La novità metafisica in Cornelio Fabro, Marsilio, 2004
di Stefania Pietroforte
Arturo Graf, Memorie giovanili (1848-1876), a cura di G. De Liguori, Edizioni dell’Orso, 2005
di Massimiliano Biscuso
Italo Mancini, Tre Follie, Urbino, 2004
di Elena Trapanese
Francesco Maria Pagano, Saggi politici, Vivarium, 2004
di Pina Totaro
Vittorio Possenti, La Pira tra storia e profezia. Con Tommaso maestro, Marietti, 2004
di Federica Buongiorno
Rossana Rossanda, La ragazza del secolo scorso, Einaudi, 2005
di Francesco Saverio Trincia